Cosa rischia chi viola la quarantena?

Urgenti misure restrittive per contenere la diffusione del virus Sars-CoV-2 e delle sue varianti, sono state aggiornate con il decreto ministeriale in vigore dal 6 Marzo.

In Romagna come in altre regioni, lo scenario è di massima gravità e presenta un alto livello di rischio di contagio.

Il Ministero della Salute sottolinea che è “assolutamente vietata” la mobilità dalla propria abitazione/dimora e i contatti sociali per le persone sottoposte alla  quarantena, sia per isolamento domiciliare fiduciario, sia per isolamento domiciliare obbligatorio.

In cosa si differenziano le due tipologie di quarantena?

L’isolamento fiduciario è l’isolamento a cui si deve sottoporre una persona che rappresenta un caso sospetto, come chi ha avuto “contatti stretti” con famigliari, parenti, amici o colleghi di lavoro, che hanno contratto il coronavirus.

Cosa vuol dire avere avuto  “contatti stretti” ?

Nello specifico, s’intende essere stati per almeno un quarto d’ora o per più tempo, a distanza ravvicinata di qualcuno che è risultato positivo al Covid. Da quel momento, anche se non si hanno sintomi, deve partire l’isolamento domiciliare fiduciario di almeno 14 giorni. Il periodo di isolamento  diventa più lungo se invece compaiono sintomi, ma sia nel primo caso, che nel secondo, la quarantena si intende conclusa solo  dopo  il risultato negativo del tampone. Chi rientra tra i casi sospetti, quindi, fino a quando  attraverso il tampone, non ottiene la prova di essere negativo al virus, deve rimanere in isolamento domiciliare fiduciario.

Nei casi confermati di positività invece, la quarantena rientra nell’isolamento domiciliare obbligatorio.

Dalla scomparsa dei sintomi, per queste persone devono passare 17 giorni e dopo due tamponi a distanza di 24 o 48 ore l’uno dall’altro, se entrambi risultano negativi si può interrompere l’isolamento. Asintomatici risultati positivi,  possono eseguire il tampone anche dopo 14 giorni.

A cosa va incontro chi non rispetta l’obbligo di quarantena per l’isolamento domiciliare fiduciario o obbligatorio?

Innanzitutto, oltre a compromettere la propria salute e quella dell’intera collettività contribuisce anche al collasso del Sistema Sanitario.

In caso di violazione dell’isolamento domiciliare fiduciario è prevista una sanzione amministrativa in denaro da 400 a 3000 euro, mentre per le persone in quarantena risultate positive, la violazione del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora, si configura un reato grave, indicato nell’art. 650 del codice penale e  art. 452 dei delitti colposi contro la salute pubblica, reato per il quale è previsto l’arresto con la reclusione da 1 anni a 5 anni, oltre al pagamento di un’ammenda che va da 500 a 5.000 euro.

E va precisato che, l’ammenda non è una multa o una sanzione, ma una pena pecuniaria prevista nell’ambito di un procedimento penale.

Contravvenendo alle regole di isolamento domiciliare obbligatorio inoltre, la persona consapevole di avere contratto il coronavirus, che non lo dichiara agli altri, rischia l’imputazione di lesioni personali e di omicidio volontario, anche solo nella forma di tentato omicidio, quindi a prescindere che abbia o meno contagiato qualcuno.

Se la sua condotta invece, dovesse provocare la morte di altri soggetti coi quali ha avuto contatti, si configura il delitto di omicidio volontario e sono previsti fino a 21 anni di carcere.

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